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Il Lazio

Non solo Roma: bellezze naturali, testimonianze storiche e varietà di sapori fanno del Lazio una regione da esplorare, che grazie alle sue limitate dimensioni permette di tuffarsi nella storia o di immergersi in acque e paesaggi ancora incontaminati con escursioni di poche ore o di qualche giorno.

Posizione, geografia e clima
Il Lazio è una Regione dell’Italia Centrale, confinante a nord-ovest con la Toscana, a nord con l’Umbria, a nord-est con le Marche, a est con l’Abruzzo ed il Molise, a sud-est con la Campania, a ovest è bagnato dal mar Tirreno. Al suo interno è presente la piccola enclave della Città del Vaticano. Il Lazio è territorialmente una regione molto varia, estendendosi dagli Appennini al Mar Tirreno. Sono prevalenti zone montuose e collinari, mentre le pianure si trovano per lo più in prossimità della costa. I tre gruppi montuosi centrali, i Volsini, i Cimini e i Monti Sabatini (ciascuno dei quali ha un relativo lago, il Bolsena sui Volsini, il Lago di Vico sui Cimini ed il Lago di Bracciano sui Sabatini), degradano dolcemente verso la pianura maremmana ad ovest, e verso la valle del Tevere ad est, le due pianure laziali più settentrionali. Nel Lazio meridionale, partendo dai Colli Albani, troviamo tutta una serie di altri gruppi montuosi che corrono paralleli agli Appennini, da cui sono separati dalla valle della Ciociaria dove scorrono il Sacco ed il Liri-Garigliano, che sfociano nel Tirreno vicino al confine con la Campania. La zona di Roma è occupata dall’Agro Romano che continua verso meridione, sempre seguendo la linea costiera, nell’Agro Pontino, che fino alla bonifica operata dal 1930 al 1940, era ricoperto da paludi. La costa laziale è molto regolare, bassa e sabbiosa; nonostante questo sono presenti delle “sporgenze”, come il Capo Linaro a sud di Civitavecchia, la foce del Tevere (il fiume principale della Regione) tra i comuni di Roma e Fiumicino; a sud del fiume troviamo in successione il promontorio di Anzio e Nettuno, il Monte Circeo che si erge isolato tra mare e terra, ed il promontorio di Gaeta, in prossimità del confine con la Campania. Proprio davanti a Gaeta si trova l’Arcipelago di Ponza, composto da sei piccole isole di origine vulcanica. Il clima della Regione è vario: temperato lungo la fascia costiera (dove la temperatura varia tra i 9-10 °C di gennaio e i 24-25 °C di luglio), diventa piu’ continentale e freddo. Siti archeologici – dalla necropoli etrusca di Cerveteri,, agli scavi romani di Ostia antica, al tempio di Giove Anxur a Terracina, con le Isole ponziane e il Vesuvio sullo sfondo, a Villa Adriana a Tivoli – si alternano, in tutta la regione, a paesaggi suggestivi e incantevoli cittadine medievali interamente da scoprire.

L’offerta turistica
Una concentrazione di bellezze naturali, testimonianze storiche e varietà di sapori da scoprire fanno del Lazio, oltre Roma, una regione speciale, poco vasta, che permette di fare un salto nella storia o di immergersi in acque e paesaggi ancora incontaminati con escursioni di poche ore o di qualche giorno. I siti archeologici si trovano in tutta la regione, dalla necropoli etrusca di Cerveteri, sito UNESCO, agli scavi romani di Ostia antica , al tempio di Giove Anxur a Terracina , con le Isole ponziane e il Vesuvio sullo sfondo, a Villa Adriana a Tivoli, dove l’imperatore Adriano visse. Oltre a Viterbo , con il quartiere medievale di San Pellegrino e il Palazzo gotico dei Papi, da non perdere sono i borghi medievali, alcuni con mura difensive in opera come a Sermoneta, o dominati dalla Cattedrale, il Palazzo di Bonifacio VIII e la casa Barnekow dove soggiornò Dante Alighieri ad Anagni; altri abbandonati e poi recuperati, come Civita di Bagnoregio, la “città che muore”, unita al mondo solo da un lungo e stretto ponte, Calcata e Ninfa , Oasi di ruderi mescolati a romantici giardini. Città di papi è anche Castel Gandolfo , nel sistema vulcanico dei Castelli romani, tuttora residenza estiva del Papa, tra lago e mare. La cultura del benessere, in una miscela di paesaggi e storia ha i suoi punti di forza nelle acque salutari delle terme di Fiuggi, utilizzate da Plinio il vecchio e da Michelangelo, o nelle Terme dei Papi a Viterbo, note già agli Etruschi. Alle coste di sabbia bianca di Sabaudia e al mare cristallino di Sperlonga, borgo bianco di un sistema difensivo contro i pirati del Tirreno insieme a Gaeta e al mitologico Circeo, fanno riscontro le montagne lungo i confini della regione, il Terminillo, i Monti della Laga e della Duchessa e i Simbruini, percorribili con sentieri di tutte le difficoltà nell’intero arco dell’anno, con stazioni sciistiche attrezzate in inverno. Da non perdere per alpinisti provetti è l’arrampicata sulla montagna spaccata di Gaeta , a strapiombo sul mare. Se a Roma la presenza degli alberghi di lusso è molto ampia, nel resto della regione la prevalenza è invece rappresentata da strutture più piccole e agriturismi, dove la tradizionale ospitalità contadina si associa ad un ottimo livello di confort. Alla buona tavola tradizionale e genuina si affiancano la sapiente rivisitazione dei piatti tipici da parte di chef ‘stellati’ di fama internazionale, e vini rossi e bianchi, tra i quali spiccano 27 vini DOC.

Enogastronomia
La gastronomia tradizionale del Lazio ha mantenuto nel tempo pressoché inalterate le sue caratteristiche, con sapori forti nei salumi, come le “coppiette”, carne di cavallo essiccata a listelli con peperoncino o la salsiccia di Monte San Biagio, in provincia di Latina, condita con pepe rosso; primi piatti antichi come i bucatini tipici di Amatrice, nelle montagne del reatino, all’Amatriciana appunto, conditi con guanciale, pomodoro peperoncino e pecorino, la ‘pajata’, rigorosamente rigatoni con sugo piccante e parti di vitellino da latte o gli gnocchi della tradizione romana, dischetti di semolino e non di patate, al forno. La celebre porchetta , regina dei Castelli Romani e la coda alla vaccinara, stufata in un ragù aromatico e cioccolato amaro sono piatti di carne di antica preparazione, accompagnati da prodotti dell’orto legati alle stagioni: le lenticchie – rinomate quelle di Onano nel viterbese, piatto portafortuna di Capodanno; le fave con il pecorino romano, tipiche della festa del 1° maggio; i carciofi, alla romana o ‘alla giudia’ – ripresi dalla tavola ebraica – o fritti, che uniti ad altri ortaggi sono l’accompagnamento tradizionale della Vigilia di Natale. Le fragole, con le varietà di Nemi dei Castelli romani e di Terracina in estate e i marroni dei Monti Cimini durante tutto l’inverno sono da sempre sulle tavole del Lazio. Le varietà di olio eccellente che la regione offre, come il Canino e il Sabino, entrambi con il marchio Dop e vini di qualità che uniscono le proprietà della terra vulcanica, del sole e del mare, completano la ricchezza dei sapori del Lazio. Storicamente i Colli Albani, intorno al Lago di Albano, con i suoi terreni di origine vulcanica, sono un’area di produzione di vino di grande rilievo, ma vini DOC sono prodotti in tutto il Lazio, da nord con l’Aleatico di Gradoli, il ‘Colli Etruschi’ viterbesi e l’Est Est Est di Montefiascone nella zona di Viterbo, il ‘Colli della Sabina’ nel reatino , fino al Moscato di Terracina, un vino di antiche origini mediorientali, prodotto nella Riviera di Ulisse a sud di Latina, leggendariamente utilizzato dalla Maga Circe per ammaliare Ulisse.

Area:
17.242 km²
Capitale:
Roma
Popolazione:
5,879 milioni
Altitudine:
Minima: 0m s.l.m. Media: 416m s.l.m. Massima:2 458m s.l.m