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Piemonte

Tra le mete da mettere in cima alla lista da visitare quest’estate, c’è il Piemonte. Un luogo magico in cui scoprire paesaggi e siti sotterranei, un ricco patrimonio culturale e scenari naturalistici unici. La cultura enogastronomica del Piemonte vanta tesori inestimabili e chi ama il buon cibo e la buona cucina non può che recarsi in questa regione.

Piemonte: un paradiso enogastronomico da scoprire

Se si apre il dizionario alla voce “gourmand” si potrà leggere una definizione che recita: “raffinato intenditore di cibo e vini. Buongustaio”. Chi si riconosce in queste parole è sicuramente alla continua ricerca di luoghi dove poter assaggiare pietanze e sorseggiare vini che solletichino il suo palato e gli permettano di fare un’esperienza culinaria che meriti di essere ricordata. La meta giusta, in questo caso, è il Piemonte che vanta un patrimonio enogastronomico ricchissimo che consente al nostro Paese di essere un’eccellenza in questo campo a livello mondiale. Accomodandosi in una trattoria o in un ristorante stellato, oppure frequentando agriturismi o sagre e altri eventi organizzati sul territorio, si possono assaporare prodotti come il Tartufo Bianco di Alba, una varietà ampia di gustosi formaggi DOP, il cioccolato – che impreziosisce, tra le altre, prelibatezze come il gianduiotto -, le nocciole, il riso del Vercellese, grissini e ben 18 vini DOCG e altri 41 DOC.

Immergersi nei sapori
La lista di pietanze, cibi, materie prime da scoprire, ma soprattutto da assaggiare è lunga. E, non conoscendo bene il territorio, potrebbe essere difficile sapere dove recarsi per poter assaporare questi prodotti al meglio. Ma, in concomitanza con la fine dell’estate e l’avvicinarsi dell’autunno, il Piemonte offre ai suoi visitatori una ricca offerta di eventi in cui è possibile non solo mangiare uno dei prodotti, ma anche capire la sua produzione, come viene lavorato e la passione e l’impegno di chi opera in questo settore. Per partire in questo viaggio nei sapori, negli ultimi giorni di agosto, dal 19 al 27, c’è la 69esima edizione della Fiera Nazionale della Nocciola di Cortemilia: nel piccolo borgo storico situato nell’Alta Langa si produce infatti una qualità unica al mondo di questo frutto. Questa manifestazione, però, è solo la punta dell’iceberg delle tante esperienze che si possono fare durante tutto l’anno: dalla visita a un’azienda artigianale per scoprire il percorso dal noccioleto alla trasformazione, fino ai percorsi sensoriali e ai corsi di cucina con ricette dedicate. L’addio alle giornate più calde dell’anno coincide anche con nuova frutta e verdura stagionale che è possibile assaggiare solo in questo periodo. Dal 1 al 10 settembre, a Carmagnola, oltre 200 espositori celebrano un ortaggio di prima qualità: il peperone. Nella 74esima edizione della Fiera Nazionale del Peperone di Carmagnola, oltre a poter degustare il prodotto, insieme ad altri tipici del territorio, ci saranno anche talk, concerti, spettacoli comici e show cooking, insieme alla possibilità di visitare i musei della città e mostre, allestite proprio per l’occasione. A Fontaneto d’Agogna, in provincia di Novara, dal 16 al 17 settembre, si celebra la sua famosa cipolla bionda, unico presidio Slow Food della provincia, con la Fiera della Cipolla Bionda. Contadini, produttori e ristoranti del territorio si uniscono per mostrare la versatilità di questo prodotto preparando piatti a base di cipolla e accompagnandoli con birre artigianali e vini delle colline Novaresi. Settembre è, inoltre, anche il mese dei formaggi e, vista la grande varietà offerta dal Piemonte, ci sono molti eventi che mirano a valorizzare questo prodotto. Ad esempio, i tre appuntamenti (10 settembre, 1 e 15 ottobre) organizzati da un’azienda agricola della Valle Antigorio, nel Verbano-Cusio-Ossola, mostrano come si produce il formaggio: dalle capre e le pecore per il latte fino al prodotto finito. Il 3 e il 17 settembre, per chi vuole unire natura e cibo, ci sono le “Domeniche in alpeggio” in Oasi Zegna, dedicate alle tradizioni della montagna, ai cicli della natura, agli animali al pascolo e ai riti della lavorazione del formaggio Macagn, tipico di questa zona e della Valsesia. Ma, per non perdere nessuno di questi prodotti caseari, a Bra, dal 15 al 18 settembre, c’è Cheese 2023, una grande festa biennale internazionale dedicata ai formaggi a latte crudo. Per un weekend, nella città gioiello del Cuneese, si riuniscono pastori, casari, affinatori per far scoprire le tantissime varietà di questo prodotto e i modi unici in cui può essere combinato e degustato.

Dalla vendemmia… al calice di vino
Ogni buon cibo che si rispetti, però, va accompagnato da un calice di vino, consapevoli della ricerca e dello studio che c’è dietro al prodotto che stiamo sorseggiando. Un procedimento lungo che richiede una grande competenza così da poter portare in tavola una bottiglia dalle proprietà e dal sapore avvolgente. Tutto parte dalla vendemmia e, dal 9 settembre, questo appuntamento antichissimo coinciderà con una serie di eventi che permettono di scoprire il processo di lavorazione del vino. Ad esempio, nel territorio di Langhe Monferrato Roero e nell’Alessandrino, è possibile partecipare a “Cantine aperte in vendemmia” del Movimento Turismo del Vino: fino a metà ottobre, coppie, gruppi, famiglie con bambini, possono visitare non solo le cantine del territorio, ma anche affiancare i produttori nella raccolta dell’uva, degustare prodotti locali e svolgere attività all’aria aperta, come lo yoga in vigna. Si potrà, quindi, comprendere come si arriva alla produzione dei vini più famosi del Piemonte, tra cui il Nebbiolo, il Barbera, il Dolcetto, l’Albarossa, il Grignolino e molti altri. A Santo Stefano Belbo, il paese famoso per aver dato i natali a Cesare Pavese, dal 9 settembre al primo ottobre, c’è la Festa della Vendemmia dove si può imparare a vendemmiare fra filari di Moscato, provare la pigiatura manuale nelle ceste sotto una guida attenta e degustare infine i piatti tipici delle Langhe. Spostandosi nel vercellese, dal 8 al 10 settembre, si terrà una delle più prestigiose manifestazioni legate alla vendemmia del Piemonte: la Festa dell’Uva di Gattinara che celebra il famoso il Gattinara DOCG. E per chiudere gli eventi legati a questo periodo non possono mancare, dal 2 al 10 settembre, la Festa dell’Uva di Borgomanero, arrivata alla sua 74esima edizione, che oltre a celebrare i vini del novarese, dà anche la possibilità di ammirare dei maestosi carri allegorici e vendemmiali. Per due domeniche nel mese di settembre, il 17 e il 24, nel centro storico di Alba, invece, torna la Festa del Vino, mentre sempre nello stesso periodo (dal 15 al 17 settembre e dal 22 al 24 dello stesso mese), a Casale Monferrato ci sarà il suo corrispettivo della provincia alessandrina: la Festa del Vino del Monferrato Unesco. Senza dimenticare, sempre in zona, dal 22 al 24 settembre, gli Acqui Wine Days ad Acqui Terme.

I paesaggi naturali che non ti aspetti del Piemonte
Ma se il sottosuolo non ha colmato ancora la voglia di curiosità e scoperta, si può scegliere uno dei tanti paesaggi naturali del Piemonte. Non aspettatevi però panorami montuosi o collinari a cui si è già abituati, perché vi ritroverete in scenari completamente inusuali come quello dell’antica cava di marmo di Ornavasso che, grazie all’estrazione di questo pregiato materiale, ha permesso la costruzione di alcuni capolavori dell’arte italiana, come il rivestimento esterno e le lastre dei pavimenti del Duomo di Milano oppure i pilastri nell’Ottagono del Duomo di Pavia. E, anche in tempi più recenti, è stata utilizzata da Giò Pomodoro e Giancarlo Sangregorio. Le varie cave che compongono questo complesso sono inoltre uno dei pochi esempi di cava di marmo in sotterraneo e, visitandole, si possono scoprire anche le varie tecniche di escavazione. Il Piemonte, inoltre, è anche la regione dove poter fare viaggi nel tempo, lunghi un centinaio di milioni di anni: il Supervulcano valsesiano, collocato tra il Comune di Balmuccia e quello di Prato Sesia e attivo 290 milioni di anni fa, è una delle più importanti scoperte geologiche perché, sotto di esso, si possono ancora ammirare tutte le parti più profonde del suo sistema di alimentazione. Un modo tangibile per geologi e vulcanologi di scoprire cosa accade concretamente sotto un vulcano attivo e mostrarlo – per le zone in cui è possibile recarsi – anche ai visitatori, dando la possibilità di visitare anche l’area di cui fa parte, il Geoparco Sesia Val Grande), riconosciuto dall’UNESCO. Proseguendo e spostandosi nel Cuneese, la natura si mostra ancora in una delle sue forme più particolari come quella delle grotte formatesi da uno dei più grandi sistemi carsici italiani che, di preciso, si sviluppa nello spartiacque Maudagna-Corsaglia, fra la Conca di Prato Nevoso e il torrente Corsaglia nel comune di Frabosa Soprana. Si possono visitare le Grotte di Bossea, dei Dossi, di Aisone, Rio Martino, del Bandito e del Caudano. All’interno si trovano, laghi sotterranei, sale e gallerie policrome, insediamenti addirittura databili al Neolitico, stalattiti e stalagmiti e un grande numero di reperti paleontologici. E, infine, nel nostro viaggio nel tempo, possiamo avvicinarci a tempi un po’ più recenti grazie alle miniere di oro nel biellese e a quelle di talco a Prali, in provincia di Torino. Le acque della zona di Biella, così come scoperto dai romani, erano ricche d’oro tanto che nell’800 anche l’Italia ha vissuto la sua ricerca all’oro, come nel vecchio West, con centinaia di avventurieri che, immersi nei greti dei fiumi, erano alla ricerca del metallo prezioso. A Vermogno, sulla grande morena glaciale della Serra, la Riserva Naturale Speciale della Bessa, adesso, valorizza le grandi miniere a cielo aperto di epoca romana, attive tra il II e il I secolo a.C., e i visitatori vengono accompagnati lungo il torrente Elvo così da poter vivere a pieno l’esperienza dei cercatori d’oro. E, per chi vuole sapere di più sulle antiche tecniche manuali di ricerca, c’è anche il Museo dell’Oro e della Bessa.

Grazie al Piemonte, impariamo che il sottosuolo ha un patrimonio di ricchezze comparabili a quelle che si possono trovare in superficie e che, soprattutto, è possibile combinare, in una maniera adatta anche a tutta la famiglia, un viaggio che unisca arte e cultura con la scoperta di un territorio e di siti naturalistici praticamente unici.

Area:
25.387 km²
Capitale:
Torino
Popolazione:
4,356 milioni
Altitudine:
416m s.l.m