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La Sardegna

La Sardegna è la seconda isola più estesa del mar Mediterraneo, dopo la Sicilia, situata al centro del Mediterraneo occidentale.

Il mare della Sardegna, limpido e cristallino, popolato da pesci e cetacei, visitato dai delfini possiede fondali strepitosi. Tra le numerose isole minori spiccano l’Arcipelago della Maddalena, con le sette isole “sorelle” e l’isola di Caprera, dove sbarcò Garibaldi; la suggestiva isola di Sant’Antioco e la gemella isola di San Pietro; la selvaggia Maldiventre e la magnifica Isola Rossa, fra le più amate dai turisti. Ma la Sardegna non è solo mare: l’interno nasconde boschi popolati da cinghiali, mufloni, gipeti di razze tipiche dell’isola, fontidi acqua termale, borghi dal sapore antico; e le testimonianze della storia unica dell’isola sono sparse su tutto il territorio, nella miriade di siti archeologici nuragici – nuraghi e dolmen, domus de janas e tombe dei giganti, pozzi sacri e templi-, romani, fenici, punici, nella costellazione di chiesette di campagna di origine pisana o genovese, nelle città che portano ancora le tracce della conquista bizantina e spagnola. Ricca di montagne, boschi, pianure, territori in gran parte disabitati, corsi d’acqua, coste rocciose e lunghe spiagge sabbiose, per la varietà dei suoi ecosistemi l’isola è stata definita un micro-continente. Il Canale di Sardegna divide le coste sarde da quelle tunisine del continente africano che si trovano 178 km più a sud (Capo Spartivento – Cap Serrat), mentre le Bocche di Bonifacio la separano a Nord dalla Corsica (11km). Il territorio è per la maggior parte montuoso. I picchi piu’ alti sono il Massiccio del Gennargentu, il Limbara, i Monti di Alà e il Supramonte di Oliena. La pianura più estesa è il Campidano, che separa i rilievi centro settentrionali dai monti dell’Iglesiente, mentre la piana della Nurra si trova nella parte nord-occidentale dell’isola. Le coste si articolano nei golfi dell’Asinara a nord, di Orosei a est, di Cagliari a sud e di Alghero e Oristano a ovest. Sono rocciose nella zona nord, mentre litorali bassi e sabbiosi si trovano nella zona sud-occidentale. Il clima mediterraneo è tipico di gran parte della Sardegna. Lungo le zone costiere, dove risiede la gran parte della popolazione, grazie alla presenza del mare si hanno inverni miti con le temperature che scendono raramente sotto lo zero. Le estati sono calde e secche, molto ventilate. Sui massicci montuosi nei mesi invernali nevica frequentemente e le temperature scendono sotto lo zero, mentre nella stagione estiva il clima si mantiene fresco, soprattutto durante le ore notturne, e raramente fa caldo per molti giorni consecutivi. La Sardegna inoltre è una regione molto ventosa; i venti dominanti sono il Maestrale e il Ponente.

L’offerta turistica
“La vita in Sardegna è forse la migliore che un uomo possa augurarsi: ventiquattro mila chilometri di foreste, di campagne, di coste immerse in un mare miracoloso dovrebbero coincidere con quello che io consiglierei al buon Dio di regalarci come Paradiso” (Fabrizio de Andrè)
Un’isola unica, lontana, per secoli e secoli “ai margini” della storia e dei commerci del Mediterraneo. Il mare della Sardegna, limpido e pulitissimo, abitato da tanti pesci e cetacei, come i delfini e la rarissima foca monaca, possiede fondali strepitosi. Il litorale accontenta tutti i gusti: da finissime spiagge bianche, a sabbie dorate su cui crescono gigli e cisto, a piccole calli nascoste, fino a scogliere a picco; dalla Costa Smeralda, alla costa a sud di Olbia fino a Villasimius, per poi arrivare ai litorali selvaggi della costa Orientale e sudoccidentale. Tra le numerose isole spiccano l’Arcipelago della Maddalena, con le sette isole “sorelle” e l’isola di Caprera, dove sbarcò Garibaldi. Gli amanti della montagna possono andare alla scoperta della regione del Gennargentu, il più vasto complesso montano della regione, con dove si possono trovare mufloni, aquile reali, cervi sardi e varie specie ormai sull’orlo dell’estinzione. La Sardegna è anche storia di antiche civiltà: la più famosa, sebbene ancora misteriosa, è quella dei “re pastori”, che ha lasciato ai posteri i “nuraghi”, antiche torri difensive a forma di cono, i megaliti più grandi e meglio conservati d’Europa. Nel Sulcis Iglesiente si trovano invece le tombe dei giganti o le “domus de janas” (case delle streghe), antiche sepolture scavate nella roccia. Di epoca romana è invece Tharros, sito archeologico nei pressi di Oristano, con panorama a terrazza sul mare. Il capoluogo Cagliari, città dai mille volti, oltre ad essere famosa per le colonie di fenicotteri nella laguna, è sede di tradizionali feste e sagre durante l’arco dell’anno. La principale è la festa di S. Efisio, che coniuga tradizione religiosa e folklore. Ma molte altre città e piccoli borghi aspettano di essere scoperti dai visitatori, per avvicinarsi a una cultura rimasta intatta nei secoli e introvabile altrove.

Enogastronomia
La cucina sarda è variegata, caratterizzata dall’insularità e dalla cultura agropastorale, arricchita nella storia attraverso apporti e contaminazioni da contatti e scambi fra diverse culture mediterranee. Varia e diversificata, spazia dalle carni arrostite, al pane, i formaggi, i vini La base della cucina sarda è il grano, la base di molti prodotti e piatti tipici: pane Carasau, malloreddus e fregola. La semola di grano duro sarda produce un tipo di pasta di alta qualità che si presta ad essere lavorata nelle forme più svariate. Nella cucina tipica dell’oristanese e negli stagni di Cabras, ma anche a Bosa, sono inoltre presenti le anguille. Gli stagni sono ricchi di pesce e dalle uova di questi si produce la bottarga di muggine che può essere consumata in sottili strisce condita con olio, oltre che grattugiata sulla pasta. Alcuni dei primi piatti tipici sono: i Malloreddus (gnocchetti di semola di grano duro tradizionalmente aromatizzati con lo zafferano. Solitamente sono conditi alla campidanese ossia con sugo di salsicce); i Culurgiones (fagottini ripieni di ricotta e menta, oppure con un ripieno a base di patata, formaggio fresco e menta); la Fregula (una particolare pasta secca di semola di grano duro, lavorata a piccoli grumi e utilizzata per piatti tipici come fregula con le arselle o la fregula al sugo); la Zuppa gallurese (costituita da pane sardo, formaggio, spezie e pecorino, il tutto ammorbidito con brodo e cucinato al forno). I secondi sono spesso di carne. Il piatto piu’ tipico e famoso è il “porcheddu”, il maialino da latte di circa 4 – 5 kg o di venti giorni, cotto lentamente allo spiedo, su graticole e aromatizzato dopo la cottura con mirto o rosmarino. Tra i prodotti unici dell’isola ci sono, infine, il Pecorino Sardo (prodotto DOP di di lunghissima tradizione storico culturale), la bottarga (uova di tonno o di muggine salate e essiccate, simili al caviale drusso), il tonno di Carloforte e l’aragosta di Alghero, che viene preparata “alla catalana”, ossia bollita con pomodori, sedano e cipolla e accompagnata con una salsa ottenuta dalla testa con aggiunta di succo di limone, olio d’oliva, sale e pepe. La Sardegna produce, infine, ottimi vini, come il Vermentino di Gallura, il Cannonau, il Carignano, la Vernaccia di Oristano e il Moscato di Sardegna, e il famoso liquore, il Mirto.

Area:
24.090 km²
Capitale:
Cagliari
Popolazione:
1,64 milioni
Altitudine:
384m s.l.m